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Il ruolo delle A.S.P.

In un periodo di precarietà economica è importante preservare e potenziare ogni risorsa, soprattutto se legata al benessere dei cittadini. Proprio per questo, sabato 28 aprile, "Impronta Civica" ha organizzato, presso il Chiostro di San Domenico, un incontro sul tema "Ruolo e potenzialità delle A.S.P. - Una visione strategica". Introdotto e moderato dall'avv. Carmen Craca (Commissario straordinario e Presidente della A.S.P. Vittorio Emanuele II di Trani), il dibattito ha visto l'intervento di molti esperti del settore tra cui l'avv. Rosanna D'Elia (presidente della A.S.P. "A.M. Sgobba" di Noci), l'avv. Anna Martellotta (Consigliere comunale), il prof. Francesco Schittulli (Chirurgo e Oncologo) e il dott. Giovanni Rotondi (direzione Amministrativa del Gabinetto del Presidente della Regione Puglia).

L'incontro ha preso il via parlando dell'esperienza della A.S.P. presente a Noci: il ricovero "A.M. Sgobba". Secondo le statistiche circa il 40% degli anziani non è autosufficiente, per questo è importante la presenza di strutture come queste, capaci di coinvolgere l'anziano grazie anche alla nascita del comitato dei parenti. Il comitato si occupa di raccogliere istanze ma si fa anche carico dei bisogni delle famiglie, che possono così partecipare attivamente alla vita dell'anziano. "Vorremmo che fosse non solo un ricovero per anziani non autosufficienti, ma un ponte verso la comunità" - spiega Rosanna D'Elia, che conclude - "Servirebbe uno scambio di esperienze anche con le altre A.S.P. affinché il ricovero Sgobba continui ad essere il fiore all'occhiello della comunità". A seguire si è parlato delle diverse innovazioni pensate per rinnovare le A.S.P. e renderlle più efficaci come, ad esempio, quella di una scuola materna di cui gli anziani possano diventare parte integrante, aiutando sensibilmente all'inclusione dell'anziano stesso. Sono stati inoltre individuati dei punti critici nella situazione delle A.S.P. Infatti si stima che nel 2030 l'età media sarà di 50 anni, per questo motivo è vitale garantire una qualità di vita degna, affinché le persone non cadano in malattie, normalmente facilmente curabili attraverso un sistema sociosanitario adeguato capace di prevenire la nascita di patologie legate all'invecchiamento.

Altro lato negativo si riscontra nella burocrazia che, secondo il prof. Francesco Schittulli "Disumanizza l'essere umano, per questo bisogna dimostrare di essere cristiani, di essere uomini". Durante l'intervento dell'avv. Anna Martellotta invece sono state elencate le innovazioni pensate dall'amministrazione nocese, atte al potenziamento delle suddette associazioni: "Vogliamo concretamente realizzare queste cose, dare soddisfazione alla tutela del cittadino attraverso l'impegno di alcune personalità capaci di trasformare il potenziale delle A.S.P.". A fine dibattito la parola al pubblico che ha esposto domande e dubbi sul tema.

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